DIFFERENZA TRA POTENZA IMPEGNATA E POTENZA DISPONIBILE

Leggere la bolletta non è mai un’operazione facile e se intendiamo comprendere meglio la nostra spesa energetica è importante controllare e verificare almeno due degli elementi contenuti al suo interno: la potenza impegnata e la potenza disponibile. Due voci simili ma di fatto molto diverse tra loro che è fondamentale conoscere e capire per poter gestire al meglio la propria spesa elettrica. Cos’è la potenza (contrattualmente) impegnata?

La potenza impegnata (o potenza contrattualmente impegnata) viene stabilita dal titolare del contratto nel momento della stipula e deve essere determinata considerando il numero e la tipologia di elettrodomestici che si intende utilizzare in contemporanea presso la propria utenza. Stimare per difetto questo elemento può causare frequenti distacchi del contatore dovuti al superamento del limite massimo di potenza consentito. Il titolare può comunque modificare questo elemento anche in un momento successivo alla stipula del contratto di fornitura dell’energia elettrica, se si rende conto che quella inizialmente stabilita non è più sufficiente o, al contrario, risulta essere eccessiva. Cos’è la potenza disponibile?

La potenza disponibile invece, è quella che può essere effettivamente prelevata dal contatore. I fornitori di energia elettrica prevedono infatti che sia possibile prelevare dal proprio contatore una potenza fino al 10% in più rispetto a quella contrattualmente impegnata. Questo significa che per un contatore da 6kWh la potenza disponibile sul contatore sarà di 6kW + 0,6kW. Quando il consumo supera anche questo limite per un determinato tempo avviene il cosiddetto “distacco”, ossia il contatore scatta, va in protezione per cui sarà necessario riattivarlo manualmente.

I fornitori energetici sono a disposizione dei clienti per le variazioni della potenza contrattualmente disponibile ma, è necessario considerare che un aumento di potenza comporta un incremento del costo finale della bolletta. Bisogna inoltre sapere che, dal 1° gennaio 2017, si può chiedere di aumentare o diminuire la potenza contrattualmente impegnata di 0,5 kW fino a 6 kW, di 1 kW oltre 6 kW (e fino a 10 kW) e di 5 kW oltre 10 kW (e fino a 30 kW). Perché è importante sapere la differenza?

E’ importante conoscere la differenza tra le due essenzialmente per due motivi: sia per comprendere i rispettivi valori presenti in bolletta elettrica sia perché una scelta corretta della potenza contrattualmente impegnata contribuisce a ottimizzare la propria spesa elettrica.

A questo proposito infine, la conoscenza delle proprie abitudini di consumo diventa fondamentale per compiere una scelta consapevole della potenza contrattualmente impegnata: più adatta alle proprie esigenze ed in linea con le proprie esigenze ed abitudini.